VERSO IL DECRETO SEMPLIFICAZIONI. PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LEGATE AL SILENZIO ASSENSO

Nessun passo indietro, per la pubblica amministrazione, dopo il via libera nel caso del silenzio assenso. Emanazione di dpcm per la definizione di criteri per la misurazione dei tempi, periodicamente aggiornato al fine di rivalutare tali termini in riduzione; modifica della disciplina relativa al preavviso di rigetto. E ancora: i costi regolatori (come i diritti tecnici di segreteria, le istruttorie e gli elaborati progettuali originariamente non previsti) saranno qualificati come oneri fiscalmente detraibili. Verrà inoltre modificato il reato di abuso d’ufficio.

Quindi, aumenterà l’importo di erogazione in unica soluzione delle agevolazioni ex lege Sabatini. E verranno semplificate le procedure di cancellazione dal Registro delle imprese. Sono diverse le soluzioni allo studio del governo che dovrebbero trovare posto nel futuro decreto legge per le semplificazioni per il rilancio del Paese, attualmente contenute in una bozza di testo, oggetto del lavoro di limatura dei tecnici dell’esecutivo e atteso venerdì prossimo sul tavolo del Consiglio dei ministri. Le modifiche alla legge 241/1990. La prima novità riguarda l’impossibilità per la pubblica amministrazione di intervenire successivamente al formarsi del silenzio assenso, nel senso che la scadenza dei termini fa venire meno il potere postumo di dissentire. Altra novità riguarda la tempistica. Con un futuro decreto della presidenza del consiglio dei ministri saranno definiti i criteri per la misurazione di tutti i tempi del procedimento amministrativo, per garantirne l’omogeneità e ne sarà previsto l’aggiornamento. È stato deciso di intervenire anche sull’ articolo n. 10 bis, che regolamenta il preavviso di rigetto.

Connessa, la modifica dell’art. 21-octies, nel senso che sarà sempre annullabile il provvedimento adottato in violazione della normativa sul preavviso di diniego. Semplificazione procedimentale per la conferenza di servizi straordinaria, per opere in fase d’emergenza o in ipotesi di urgenza sanitaria ed economica. Gli oneri regolatori. L’introduzione di nuovi costi regolatori dovrà vedere eliminati oneri di pari valore, in modo da garantire saldo zero. Nell’impossibilità i nuovi costi saranno fiscalmente detraibili. È prevista, inoltre, la ricognizione delle procedure per individuare le attività soggette ad autorizzazione, giustificate da motivi imperativi e le attività soggette ai regimi giuridici ex art. 19, 19 bis e 20 della legge n. 241 del 1990, nonché quelle soggette a mero obbligo di comunicazione. E ancora, sarà adottata una modulistica standardizzata per cittadini e imprese, d’ intesa con le Regioni e gli enti locali, così come è stato già fatto per le attività edilizie, artigianali e commerciali Semplificazioni per le imprese.

È previsto l’aumento dell’importo di erogazione in unica soluzione delle agevolazioni ex lege Sabatini e un futuro decreto ministeriale interverrà per semplificare le misure della Sabatini Sud, prevista dalla legge di bilancio per il 2020. Saranno semplificate le procedure di cancellazione dal Registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi nonché in materia di recesso dalle società di persone nell’intento di assicurare che il registro imprese rappresenti fedelmente la realtà imprenditoriale operante sul territorio. Semplificazione e accelerazione della procedura di Via, con la previsione dell’obbligo di presentazione sin dall’avvio del procedimento da parte del proponente del progetto di fattibilità o del progetto definitivo (in luogo degli attuali elaborati progettuali) e riduzione dei termini attualmente previsti dal dlgs n. 152/2006 in capo all’ Amministrazione. da Italia Oggi

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