“Serve una legge nazionale che coordini tutti i corpi di polizia locale. Per quanto riguarda Province e Città metropolitane, è arrivato il momento di ristrutturare e potenziare la polizia provinciale con una chiara assegnazione a questo corpo delle funzioni di polizia ambientale, polizia venatoria ed ittica e polizia stradale. Abbiamo bisogno di certezza normativa, per potere procedere a nuove assunzioni”.
Lo ha detto il Presidente di UPI Michele de Pascale, intervenendo in video conferenza all’audizione promossa dalla Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati sulle proposte di legge sulle politiche integrate di sicurezza e polizia locale.
“Tutti i corpi di polizia sono dimensionati a livello provinciale – ha sottolineato de Pascale – quindi questo significa che è a quella dimensione che le funzioni di sicurezza e controllo pubblico si esplicano al meglio. Con la riforma delle Province del 2015, ogni Regioni ha legiferato in maniera differente, con il risultato che ad oggi la polizia provinciale esiste in 69 Province su 76, non sempre ha gli stessi compiti e da 3.000 agenti si è passati a 781. Uomini e donne il cui supporto è stato ed è tuttora essenziale per la gestione della sicurezza nell’emergenza Covid 19. È impensabile – ha concluso de Pascale – che chi indossa una divisa non abbia gli stessi compiti e non sia presente su tutto il territorio nazionale. Per questo chiediamo alla Commissione di predisporre un disegno di legge che non solo coordini tutte le norme in materia di politiche per la sicurezza e la polizia, ma consenta la ristrutturazione e il potenziamento della polizia provinciale con funzioni chiare e assunzioni mirate, assicurando agli agenti pari trattamento professionale”.