Rasserenare dal punto di vista amministrativo e finanziario l’attività dei Comuni nei prossimi mesi per aiutare efficacemente le categorie economiche e i cittadini più bisognosi. Questo in sostanza il messaggio chiaro lanciato dal sindaco di Novara, delegato alla Finanza locale Anci e presidente Ifel Alessandro Canelli nel corso dell’audizione informale tenutasi questo pomeriggio presso la V Commissione bilancio del Senato relativa al Decreto Ristori.
“Aiutateci ad aiutare”, ha detto Canelli, che nel corso della riunione ha espresso la posizione dell’Associazione dei Comuni facendo leva sull’importanza di accelerare le assegnazioni ancora in corso al fine di accrescere la certezza delle risorse effettivamente disponibili andando incontro alle esigenze immediate del territorio, in primis relativamente all’ulteriore estensione delle agevolazioni IMU.
“Auspichiamo – ha detto Canelli – che il ristoro per i Comuni, valutato in 101,6 milioni di euro avvenga in tempi più brevi dei 60 giorni previsti dalla norma perché alcuni Comuni più strutturati possono reggere il mancato introito ma non è così per tutti”.
“La nuova ondata pandemica – ha proseguito – rende necessario dare nuovi strumenti finanziari ai sindaci per dare, a loro volta, risposte alle fasce più deboli delle nostre comunità. “Pertanto – ha sottolineato il sindaco di Novara – accanto ai necessari ristori, sarebbe opportuno rifinanziare l’ordinanza di protezione civile di fine marzo che ha consentito ai Comuni di erogare i cd “buoni spesa”.
“Le amministrazioni comunali – ha poi ammesso – sono stressate dall’ordinario oltre che dall’emergenza sanitaria che, di fatto, incide su tutti gli ambiti di lavoro; per questo è importante non imporre scadenze a breve termine e allontanare adempimenti in scadenza che non possono essere praticati nelle attuali condizioni, a partire dalla proroga dell’adozione del Pef rifiuti e delle tariffe e dei regolamenti Tari al 30 aprile 2021”. Posizione analoga per la proroga al 2022 dell’entrata in vigore del Canone unico e del Fondo di garanzia debiti commerciali (FGDC).
Guardano al 2021, il delegato Anci alla finanza locale ha poi posto l’attenzione sulla situazione finanziaria degli enti locali, per i quali ha chiesto il rifinanziamento del fondo indistinto per compensare i minori introiti che certamente ci saranno e un aumento di risorse, anche in termini di personale, così da dare nuova energia e speranza agli amministratori locali e alle categorie più colpite”.
“Sappiamo, infatti – ha sottolineato – che sarà necessario un sostegno all’imposta di soggiorno e alle entrate collegate ai flussi turistici, all’addizionale comunale Irpef e alla Tari, il cui andamento potrà essere valutato solo nel corso del prossimo semestre”.da anci.it