GESTIRE IL COVID PENSANDO AL POST: CITTA’ SOSTENIBILI, MOBILITA’ ALTERNATIVA, DIGITALIZZAZIONE

Sono ancora tante le sfide dalle quali devono ripartire le città e il Paese. Quel che conta, però, è iniziare a progettare sin da subito per farci trovare pronti in futuro. Il presidente di ALI –Autonomie Locali Italiane, Matteo Ricci, intervenendo alla XXXVII assemblea Anci, che si è svolta nei giorni scorsi, ha lanciato un chiaro messaggio. Ripartire dalla mobilità, dall’edilizia sostenibile, dalla digitalizzazione, il 5G, la riscoperta degli spazi aperti e nuovi investimenti sulle aree interne.

“La riscoperta del valore dello spazio durante la pandemia da Covid-19 può diventare un’opportunità per le aree interne e per i piccoli centri per riequilibrare il modello di sviluppo territoriale”, ha detto Ricci. Un nuovo modello di sviluppo che non riguarderebbe solo le grandi città, ma anche i borghi, le montagne, le aree interne. “Abbiamo bisogno di città sempre più sostenibili e verdi, ma allo steso tempo dobbiamo investire su servizi e infrastrutture nelle aree interne: fondamentali saranno le risorse del Recovery Plan”, ha spiegato. In particolare, secondo Ricci, sarebbe utile puntare sulla realizzazione di boschi in città e sulla mobilità alternativa, ovvero biciclette, monopattini, bicipolitana, anche utilizzando l’apporto elettrico. In tema di 5G Ricci ha rivolto un appello agli amministratori che hanno preso parte all’assemblea: “noi dobbiamo essere le città per il 5G senza tentennamenti”, ha detto. Per il presidente di ALI, è importante non far perdere questa opportunità mondiale di innovazione, che cambierà sicuramente il modo di produrre e di gestire i servizi. Perciò servirebbe una grande campagna di comunicazione e, soprattutto, tanta determinazione a proseguire con gli investimenti, al fine di non creare altre divisioni e disparità tra l’Italia e altri paesi o tra territori italiani. Altro tema cruciale è quello delle norme semplificate sugli appalti, che per Ricci sono sicuramente da migliorare. “Senza una nuova stagione di lavori pubblici non c’è sviluppo e la gran parte dei lavori pubblici in Italia è fatta dai comuni e dalle province”, ha ribadito il componente del direttivo di Anci, che ha ben chiara la soluzione: mettere da parte il codice degli appalti e realizzare un piano semplice e veloce per i prossimi anni.

“L’emergenza Covid-19 ci tiene legati al presente” – ha concluso Ricci – “ma dobbiamo usare questo tempo per progettare il futuro. Non ‘sprechiamo’ questa crisi. Dalla primavera in poi, con la diffusione del vaccino, possiamo vivere un 2021 di ripresa. Per aprire una nuova fase di rinascita dell’Italia dobbiamo farci trovare pronti. E dovranno essere i comuni, con l’impiego degli investimenti, ad aprire una fase di rinascita per l’Italia e per l’Europa”.

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