UNA STRATEGIA DIGITALE PER SUPPORTARE LA BUL

Ad ottobre, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico, è stato inaugurato il progetto “Strategia Digitale”. Il Ministero ha proceduto, infatti, ad integrare e sviluppare due suoi progetti già attivi nel campo della comunicazione e informazione sulle potenzialità, le applicazioni e l’implementazione tecnico-materiale della Banda Ultralarga.

Il nuovo progetto sintetizza quelli già affidati nel 2017 ad ALI – Lega delle Autonomie Locali e Unioncamere, con lo scopo di potenziarne lo spessore e l’efficacia comunicativa attraverso la realizzazione di eventi, servizi e contenuti che promuovano e supportino in maniera strategica e sinergica il processo di attivazione delle infrastrutture BUL ovunque in Italia.

Con l’attivazione di canali comunicativi diversificati, il Ministero si ripropone di raggiungere pubbliche amministrazioni, con il supporto di ALI e della sua società di servizi Leganet, e imprese con l’intermediazione di Unioncamere, offrendo una vetrina unica a sindaci, assessori, consiglieri, dirigenti e imprenditori per dialogare direttamente con i principali attori del processo di sviluppo infrastrutturale BUL nelle aree bianche, ossia quelle a fallimento di mercato, nelle quali invero solo l’intervento pubblico può garantire la completa copertura del servizio.

Cuore del progetto è il ciclo di cinque eventi, in corso in questi giorni, in alcune tra le Regioni d’Italia più indietro nel cronoprogramma dei lavori, ossia Basilicata, Puglia, Marche, Sicilia e Campania.

Gli eventi sono organizzati e tenuti in via telematica, permettendo così a chiunque fosse interessato di assistere al dibattito sullo stato di avanzamento dei cantieri: ogni incontro viene infatti trasmesso live sulla pagina Facebook “Strategia Digitale”.

Il tema degli interventi variano anche in base alla Regione ospitante: dai ritardi – dovuti a ragioni molteplici, quali la burocrazia, il farraginoso rapporto tra PA e Open Fiber, i problemi di quest’ultima nella gestione e apertura dei cantieri, nonché l’ambiguità nei rapporti con i competitor – alla questione del digital divide culturale, oltre che materiale. Gli eventi si propongono, pertanto, di diffondere una cultura nuova e un approccio costruttivo e informato che contribuisca al dialogo tra PA e imprese, mettendo tutti in condizione di apprezzare a pieno le tecniche, le necessità e le potenzialità della fruizione dei servizi in banda ultralarga.

L’obiettivo finale è quello di rimuovere gli ostacoli ideologici e amministrativi che incidono sui tempi di apertura dei cantieri nelle aree bianche, oggetto dei celebri cluster C e D.

Il ciclo di eventi terminerà a Napoli il 15 dicembre 2020 e nel prossimo anno è prevista una riedizione del programma con nuove date in ulteriori location di dibattito. Agli eventi che si svolgeranno nel 2021, con molta probabilità acquisterà sempre maggiore rilievo la discussione attorno ad un’altra tecnologia in via di sviluppo: il 5G.

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