Il comparto culturale rimane uno dei più colpiti dalla pandemia. Le amministrazioni locali possono investire e sostenere il settore, attraverso una missione dedicata nei bilanci comunali. Monitoraggio mirato di Openpolis con l’acquisizione di dati e l’elaborazione di indicatori: https://www.openpolis.it/gli-investimenti-dei-comuni-nei-beni-e-nelle-attivita-culturali/.
La cultura e la valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano possono rappresentare un asset strategico per la ripresa post-pandemia del paese: lo spazio che trovano nel PNRR approvato dal Consiglio dei Ministri è un segnale importante e concreto. Questo indirizzo, tuttavia, deve essere necessariamente integrato e sostenuto da politiche territoriali mirate.
Dopo mesi di inattività e incertezze dell’intero comparto, il settore della cultura continua a essere uno di quelli maggiormente colpiti dalla crisi innescata dall’emergenza Covid.
Lo scorso 18 gennaio il ministero della cultura ha nominato Procida, piccola isola a largo della costa amalfitana, capitale italiana della cultura per il 2022. Per la prima volta in 7 anni questo riconoscimento viene assegnato a un piccolo comune.
Negli stessi giorni, inoltre, il governo ha deciso che dopo mesi di chiusura i musei possono riaprire, seppur esclusivamente nelle regioni “gialle”.
Sia in un caso che nell’altro si tratta di iniziative importanti, che tuttavia fanno ancora i conti con l’incertezza legata all’andamento dei contagi.