Dimezzare tempi e procedure, ridurre i pareri, introdurre il silenzio assenso e l’appalto integrato, ridurre i ricorsi. Per il presidente di ALI e sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, è fondamentale ora più che mai intervenire sui tempi della burocrazia e puntare sulla velocità. “La velocità non è solo democratica”, spiega Ricci “ma è anche etica perché è proprio nell’eccesso di burocrazia che alligna e prospera la corruzione, livellando verso il basso la competitività e danneggiando le imprese sane e il tessuto economico”. Obiettivo per il presidente di ALI – che nei mesi scorsi aveva chiesto al governo che una prima quota di finanziamenti del Recovery prevista per luglio andasse direttamente ai Comuni – è che i fondi per la rinascita economica e sociale del Paese vengano impiegati in tempi rapidi. “L’Italia ha una mole impressionante di risorse da spendere per gli investimenti pubblici e privati: Pnrr, risorse europee 2021-2027, residui delle risorse europee 2014-2020, fondo di coesione, bilancio ordinario dello Stato, accordi di programma da rinnovare con le principale Società (Rfi, Anas, ecc), risorse di Cassa depositi e prestiti ed altro ancora. Per la prima volta dopo decenni, il problema non sono le risorse, ma riuscire a spenderle velocemente per realizzare progetti strategici”, prosegue il presidente di ALI.
Tra i settori da far ripartire in tempi brevi rientrerebbe l’edilizia, che di conseguenza avrebbe un ritorno in termini economici. “Se un cittadino o una famiglia hanno bisogno di un sussidio per gestire un momento di difficoltà”, spiega Ricci “il tempo in cui lo si ottiene è determinante. Pertanto, se per ottenere i bonus fiscali legati all’edilizia (ecobonus 110%, sismabonus, bonus facciate ecc.) taglieremo le procedure e le tempistiche, avremmo rimesso in moto davvero e subito un’edilizia sana, che trasforma il costruito, rendendolo efficiente e migliorando l’ambiente”. Ma resta il nodo dei tempi burocratici e delle norme, come il Codice degli Appalti. Per Matteo Ricci basterebbe invertire il meccanismo dei controlli, come l’introduzione del meccanismo standard dell’autocertificazione “con controlli successivi e sanzioni pesanti per chi tradisce la fiducia dello Stato e della pubblica amministrazione”, in luogo delle lungaggini legati ai controlli preventivi. “Chi si riconosce in una forza politica riformista, progressista, ambientalista ed europeista”, conclude Ricci “non solo dovrà sostenere questo sforzo, ma dovrà diventarne il perno, dimostrando che le regole e la rapidità possono e devono convivere in uno stato moderno”.