Clima, in Italia innalzamento dei mari di 2,53 mm all’anno. I dati del primo studio sul monitoraggio degli impatti dei cambiamenti climatici in Italia, presentato dal Snpa

L’aumento del livello del mare è un fenomeno globale che sta interessando in maniera sempre più preoccupante anche il nostro Paese. Il dato emerge dal primo studio sul monitoraggio degli impatti dei cambiamenti climatici in Italia, presentato il 30 giugno dal Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa), che pubblichiamo.

Sono già allarmanti, soprattutto, le conseguenze sulle coste. “Gli incrementi, dell’ordine di pochi millimetri l’anno (valori medi del trend pari a circa 2,2 mm/anno con picchi nel Mare Adriatico di circa 3 mm/anno), sono continui e appaiono ad oggi irreversibili – si legge nello studio – Particolare attenzione merita il caso di Venezia, dove è presente un fenomeno combinato di eustatismo (innalzamento del livello del mare) e subsidenza (abbassamento del livello del terreno): nel lungo periodo (1872-2019) il tasso di innalzamento del livello medio del mare si attesta sui 2,53 mm/anno, valore più che raddoppiato a 5,34 mm/anno considerando solo l’ultimo periodo (1993-2019)”.

Il rapporto sottolinea che “all’aumento della temperatura del mare corrisponde già una significativa variazione della distribuzione delle specie, con un aumento della pesca nei mari italiani di quelle che prediligono temperature elevate (specie di piccole dimensioni come acciuga, sardinella, triglia, mazzancolle e gambero rosa), che si stanno diffondendo sempre più a nord nei mari italiani. Penalizzate, invece, le specie di grandi dimensioni, talvolta di grande interesse commerciale, come il merluzzo, il cantaro, il branzino, lo sgombro e la palamita”.

Tutto ciò comporta enormi carichi di stress idrico per le colture (mais, erba medica e vite) e le specie vegetali analizzate (ambienti naturali tipici del Friuli) nel dossier nei casi pilota di Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, “dove la carenza continuativa di rifornimento idrico valutata in diversi mm/decennio può comportare sul lungo periodo possibili conseguenze sul ciclo di crescita e riproduttivo, e una consistente perdita produttiva con evidenti ricadute economiche”.

Impatto Cambiamenti Climatici_Rapporto SNPA-21_2021

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