Comuni, Catizone: poche donne sindaco, politica ha responsabilità

“Questo libro nasce per raccontare una storia che non era mai stata raccontata. Le donne hanno esercitato il loro diritto di voto per la prima volta alle amministrative del ’46, e in quell’occasione vennero elette sindache in vari comuni d’Italia, anche in Calabria. Hanno scritto un pagina importantissima della storia della nostra Repubblica. Ebbero un protagonismo eccezionale sia nel pubblico che nel privato quando tennero le redini della nazione durante la Guerra, che poi inspiegabilmente persero negli anni a seguire”. Così Andrea Catizone, Direttrice del Dipartimento pari opportunità di ALI, Autonomie Locali Italiane, nel suo intervento alla presentazione del libro “Le Sindache d’Italia. Viaggio nella storia delle amministratrici italiane” a Palazzo Madama, con la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, la senatrice Valeria Fedeli, il sindaco di Pesaro e Presidente ALI Matteo Ricci, il sindaco di Cuneo Federico Borgna.

Il volume, di Andrea Catizone e Michela Ponzani, raccoglie 26 schede ciascuna dedicata alla vita di una Sindaca, dal 1946 a oggi, e ne tratteggia la biografia mettendone in rilievo alcune tra le principali attività svolte durante il mandato.

“Come ha ribadito la Ministra Lamorgese, oggi solo il 15% dei sindaci italiani sono donne, è un dato drammatico. Se la percentuale sale in altri ruoli in altri ambiti, è solamente perché esistono norme che impongono ‘quote rosa’. Dunque c’è una responsabilità dei partiti se oggi abbiamo poche donne sindache – ha concluso Catizone – , e su questo occorrerebbe lavorare molto”.

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