Dialogo sociale e monitoraggio: questi sono due punti chiave, sottolineati a più riprese dalle rappresentanze delle autonomie locali, affinché il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sia efficace, partecipato nella gestione e accresca giustizia sociale e ambientale.
In primo luogo, in tema di dialogo sociale, la Commissione Europea, nella Proposta al Consiglio europeo di approvazione del PNRR italiano, che pubblichiamo, ha formulato una chiara raccomandazione al Governo italiano: “Per garantire la responsabilizzazione dei soggetti interessati, è fondamentale coinvolgere tutte le autorità locali e tutti i portatori di interessi, tra cui le parti sociali, durante l’intera esecuzione degli investimenti e delle riforme inclusi nel piano”. È una delle poche raccomandazioni contenute nel documento. Si tratta di un chiaro invito ad una pratica di governo partecipato nel corso dell’intero processo di attuazione: proprio ciò che è finora mancato e su cui il PNRR non ha preso impegni. Ora l’impegno lo ha stabilito l’Unione Europea.
Sul fronte del monitoraggio e della sua circolazione, tempestività e diffusione pubblica, è il Governo italiano stesso ad avere assunto ora un chiaro impegno. Lo ha fatto con il Decreto Governance (31 maggio 2021, n.77, art. 7), affidando ad un’Unità di Missione costituita presso la Ragioneria Generale dello Stato le seguenti funzioni: predisposizione e attuazione del programma di valutazione in itinere ed ex post del PNRR e di verifica della “coerenza dei relativi target e milestone”; concorso alla verifica della qualità e completezza dei dati di monitoraggio rilevati dal sistema ReGiS; “valorizzazione del patrimonio informativo relativo alle riforme e agli investimenti del PNRR anche attraverso lo sviluppo di iniziative di trasparenza e partecipazione indirizzate alle istituzioni e ai cittadini”. Sono i requisiti necessari affinché i cittadini singoli e organizzati possano conoscere e valutare le modalità di attuazione dei progetti del PNRR nel corso del processo di esecuzione – in linea con la raccomandazione dell’UE – e dunque concorrere a indirizzare le scelte.