Fondazioni. Granter.it, la mappa della filantropia italiana. Il primo report dell’Osservatorio permanente su enti filantropici e aziende che fanno Csr

Conoscere i dati e analizzarli è il primo passo per muoversi in un settore. Avere a disposizione una mappa aggiornata e particolareggiata è anche il modo migliore per non perdersi e arrivare alla meta. Nel mondo del Terzo settore tutto questo vuol dire conoscere chi sono le aziende che dichiarano di fare Csr, oppure sapere dove si trovano le Fondazioni filantropiche. E oggi cercare di capire che cosa dobbiamo aspettarci dal mondo delle donazioni dopo l’emergenza Covid-19 che ha dato una notevole spinta alla digitalizzazione. Risponde a queste esigenze granter.it il luogo digitale ideato da Italia non profit dove chi si occupa di Terzo settore e di investimenti sociali può orientarsi, professionalizzarsi e comprendere come il mondo della filantropia crea impatto.

Il portale si presenta mettendo a disposizione il download gratuito del primo report dell’Osservatorio permanente “Lo stato dell’arte della filantropia in Italia” che, con cadenza semestrale, si propone di analizzare la filantropia e il mondo della raccolta fondi a livello nazionale e internazionale. Dall’analisi desk realizzata da Italia non profit a luglio 2021 su un campione di 275 fondazioni filantropiche emerge che il 72% di esse si definisce erogativo, ma sempre di più le erogazioni non sono più esclusivamente tramite contributi a fondo perduto.

Per il 50% delle fondazioni analizzate è sempre più frequente la spinta alla co-progettazione. Solo nella metà dei casi però è disponibile una piattaforma informatica o percorso prestabilito per la candidatura dei progetti. Una fondazione filantropica su due preferisce ancora essere contattata attraverso e-mail generiche, e fornendo poche indicazioni agli enti.

Con riferimento alle opportunità messe a disposizione dalle fondazioni filantropiche italiane nei primi 6 mesi del 2021 granter.it rileva che il valore economico dei soli bandi attivi è pari a 1.580.505.864 di euro.

«granter.it – come le altre piattaforme di Italia non profit – è una risorsa gratuita e messa al servizio delle persone. Contiene materiali, guide e un ricchissimo data e knowledge provider dedicato alla filantropia unico nel suo genere nel panorama italiano», spiega Giulia Frangione, ceo e amministratore unico di Italia non profit. «Il Paese sta cambiando così come il Terzo settore, la filantropia e la solidarietà che incontra forme e luoghi sempre nuovi. In questo nuovo assetto del sistema filantropico, sempre più digitale, interconnesso e disintermediato, la missione di granter.it è quella di facilitare la creazione di relazioni positive e di aumentare la fiducia e l’empowerment degli attori sociali. Un sistema più ricco di relazioni e più veloce ed efficiente e in grado di attrarre più comportamenti donativi e investimenti. È fondamentale che la concorrenza entri nel sistema filantropico per garantire dei meccanismi selettivi per tutti gli attori della catena del valore. Per questo vogliamo aiutare a far emergere quelle realtà che hanno smesso di compiacersi per gli sforzi che compiono, per i fondi che erogano e per le attività che realizzano, ma che hanno iniziato a misurarsi in base all’impatto che creano».

Gli strumenti abilitano la conoscenza e la conoscenza può cambiare i comportamenti. E infatti il portale mette a disposizione per bisogni professionali più sofisticati (analisti, ricercatori, grantmakers, major donor managers e fundraiser) la possibilità di acquistare licenze d’uso per esplorare più ampie porzioni di database, affinché la filantropia e i dati sui patrimoni che si muovono intorno al non profit in Italia, ai musei, agli ospedali, alle università siano accessibili.

Inoltre granter.it presenta anche un’area educational che approfondisce le nuove professionalità che stanno emergendo nel settore. Nello specifico sono state tipizzate le professioni di chi, dal lato delle organizzazioni, si occupa di realizzare partnership di valore e creare progetti con la filantropia. Sono state individuate 17 professioni, cercando di dare dignità a quei ruoli che non possono essere meramente assimilati con il “progettista” o con il “fundraiser”. Esistono figure come l’Analista Sociale, il Responsabile della rendicontazione dei progetti e Responsabile per i progetti ad alto valore che svolgono un ruolo che non può essere incasellato solo nell’area progetti e raccolta fondi ma che va fatto emergere come qualcosa di nuovo e di altro perché commistiona diverse caratteristiche e diverse aree dell’organizzazione. Attraverso l’identikit delle professioni si intende far emergere il grande valore professionale di questo settore, l’ampiezza delle competenze che i professionisti detengono e le enormi potenzialità anche di crescita che vi sono.

All’intreno del portale è anche possibile trovare un glossario con i termini più importanti da conoscere per approcciarsi e operare nel mercato della filantropia e delle donazioni istituzionali, ma anche contenuti, guide ed e-book per rispondere alle tante necessità pragmatiche e puntuali di chi si occupa di progettazione sociale e di relazioni con i donatori istituzionali.
In ultimo, interviste alla filantropia, approfondimenti e contributi di esperti che operano sia nel mercato delle donazioni, sia sul fronte della creazione di progetti per gli enti per fornire spunti di riflessione e orientare gli interessati nella conoscenza del mondo della filantropia e delle donazioni istituzionali.

Il blog di granter.it fornisce indicazioni pratiche che possono supportare la quotidianità sulla candidatura dei progetti fino a riflessioni sulla natura delle partnership e ha l’obiettivo di fornire contenuti di aggiornamento e orientamento per i professionisti del Settore. Per questo, contiene anche una serie di articoli redatti da autori esterni tra cui Elisabetta Gazzola, Elena Zanella, Nadia Parolari, Antonio Dell’Atti: esperti e professionisti che per competenza e autorevolezza, esperienza sul campo e visione di futuro, hanno scelto di condividere la propria conoscenza mettendola a fattor comune.

Fonte: vita.it

 

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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