Pubblichiamo la Relazione sugli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (Bes) 2021. La quarta edizione della relazione, inviata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze alle competenti commissioni parlamentari, analizza l’evoluzione degli indicatori di benessere equo e sostenibile sulla base degli effetti dell’ultima legge di bilancio.
La Relazione analizza l’evoluzione degli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile sulla base degli effetti dell’ultima Legge di Bilancio, al fine di evidenziare il rapporto tra le politiche pubbliche e il benessere, inteso in chiave multidimensionale e non solo in termini economici.
Dall’andamento degli indicatori monitorati nella Relazione, emerge come la pandemia abbia pesato sul benessere economico dei cittadini, sull’inclusione sociale, di genere e territoriale, sebbene i danni siano stati limitati dalle politiche di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese. Anche il 2021 sarà un anno segnato dagli effetti della pandemia, ma si prevede che le condizioni economiche miglioreranno in corso d’anno, con una conseguente diminuzione del malessere economico e sociale. Un miglioramento che andrà poi accentuandosi nel corso del prossimo biennio.
Fra gli indicatori, il reddito disponibile lordo corretto pro capite, dopo un peggioramento relativamente contenuto nel 2020, reso possibile da un insieme di misure di sostegno ai redditi permanenti e temporanee, dovrebbe gradualmente riprendere quest’anno e continuare a crescere nei prossimi anni. Le misure contenute nella Legge di Bilancio 2021 forniranno un contributo significativo a questo risultato e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) consentirà di incrementare ulteriormente il PIL e l’occupazione, migliorando anche il potenziale di crescita dell’economia nel medio e lungo termine. Allo stesso tempo, la ripresa dell’economia, alimentata anche dagli investimenti previsti dal PNRR, riporterà una parte delle famiglie attualmente in povertà assoluta al disopra di tale soglia.
Anche la disuguaglianza è peggiorata a causa della crisi pandemica, interrompendo la tendenza moderatamente positiva del 2018 e 2019. Il MEF stima che il rapporto fra il reddito del quintile più agiato della popolazione e quello del quintile più povero sia aumentato da 5,9 nel 2019 a 6,3 nel 2020. Se non si fossero attuate le misure di sostegno ai redditi delle famiglie più colpite dalla crisi, il rapporto sarebbe salito a 6,8. Per i prossimi anni, si prevede che, quando le condizioni sanitarie ed economiche ritorneranno alla normalità, il rapporto tenderà a scendere sotto il livello del 2019. Ciò testimonia l’efficacia delle misure attuate negli anni scorsi e durante la pandemia, anche con la Legge di Bilancio 2021.
La perdita di reddito, l’aumento della povertà e della disuguaglianza nel 2020 sono state accompagnate da peggioramenti sul fronte del lavoro. Le misure attuate durante la crisi da COVID-19 hanno fortemente attutito l’impatto della pandemia sull’occupazione. In virtù delle norme introdotte nella Legge di Bilancio 2021 e degli investimenti in istruzione e formazione previsti dal PNRR, si prevede una discesa del tasso di mancata partecipazione al lavoro già nel prossimo triennio; discesa che, da moderata nel 2021, diventerebbe più marcata nel prossimo biennio. Il tasso di occupazione delle donne con figli è un importante indicatore di inclusione di genere;il miglioramento registrato nel 2019 rischia di essere vanificato dalla crisi pandemica. In quest’ottica, la Legge di Bilancio 2021 contiene una serie di misure volte a migliorare l’inclusione di genere e destinate a venire poi rafforzate dagli interventi previsti nel PNRR.
La Relazione evidenzia inoltre come le misure della Legge di Bilancio e il Piano di Ripresa e Resilienza, dedicando rilevanti risorse aggiuntive alla medicina di prossimità, alla digitalizzazione e alla ricerca, dovrebbero porre le basi per un aumento della speranza di vita in buona salute dopo il calo stimato per il 2020.
Dalla Relazione emerge inoltre anche la tendenza al miglioramento dell’efficienza della Giustizia e alla diminuzione dell’abbandono scolastico e dell’incidenza della criminalità predatoria. Infine, la recessione causata dalla pandemia ha portato ad una diminuzione delle emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti. Le emissioni risaliranno in termini congiunturali durante la fase di ripresa, ma le proiezioni confermano la tendenza di medio termine al ribasso, che sarà rafforzata dagli investimenti e dalle riforme previste nelle Missioni del PNRR relative alla transizione ecologica e alla mobilità sostenibile.
da mef.gov.it