Assemblea nazionale ALI. Lamorgese: riforma Tuel separa responsabilita’ sindaci

Il tema dell’accoglienza e quello della riforma del TUEL sono stati al centro di un confronto  tra Luciana Lamorgese Ministra degli Interni , Michele De Pascale Presidente UPI e Sindaco di Ravenna e  Dario Nardella Sindaco di Firenze.

Lamorgese sulla riforma dell’ordinamento degli enti locali che interviene sulla responsabilità dei sindaci nel rispetto della separazione delle funzioni: “Nel testo di riforma del Tuel c’e’la norma che riguarda la responsabilita’ dei sindaci, nel rispetto del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e gestione amministrativa”. Lo abbiamo messo nero su bianco, vorrei farvelo avere prima dimandarlo in Palazzo Chigi la prossima settimana”, ha aggiunto.  Secondo Lamorgese “non e’ caduto nel vuoto il grido di dolore che giustamente veniva da vari sindaci d’ItALIa, purtroppo in tante occasioni in prima linea anche se non direttamente responsabili di questioni anche tecniche del proprio Comune. Secondo me era necessario arrivare a correggere quegli eccessi proprio per restituire serenita’ a chi svolge, e parlo soprattutto dei Comuni piccoli, un servizio fondamentale per la vita della propria comunita’, ma non deve essere costretto a  vivere quel servizio come un gesto di eroismo o di sacrificio, anche al limite dell’autolesionismo”.

Sulla questione del conflitto in Ucraina e sul ruolo dell’Unione Europea Lamorgese ha detto che “E’ cambiato il clima in Ue”davanti alla crisi in Ucraina, con una maggiore solidarietà tra Stati membri e con la direttiva  approvata in due sedute  sulla protezione temporanea,  speriamo che questa solidarietà ci dia la speranza che in Ue il clima sia cambiato, abbiamo vissuto problemi difficili di solitudine per la gestione dell’immigrazione”.

“Ai paesi del patto di Visegrad non faremo mancare la nostra solidarietà” nella gestione dei profughi ucraini, “è un principio da cui non possiamo muoverci”. “E’ una emergenza che non immaginavamo di dover vivere”, ha concluso la Ministra.

Dario Nardella , Sindaco di Firenze sul terzo mandato dei sindaci chiarisce che”non  c’e’ nessuna battaglia personale, voglio essere chiaro, non e’ tanto il diritto dell’elettorato passivo, cioe’ dei cittadini di  essere eletti, il punto e’ che i cittadini nel nostro Paese  devono avere il diritto di rieleggere il proprio sindaco”. “Perche’ i cittadini – aggiunge Nardella – possono  farlo con un parlamentare, un presidente di Regione per 3 o 4  volte, un ministro per piu’ di una legislatura e non possono farlo con il sindaco uscente, qual e’ la logica costituzionale o  democratica in tutto questo? E’ una domanda non solo legittima  ma che chiama in causa il parlamento e il governo, soprattutto quest’ultimo, nel momento di revisione del Tuel”.

TALK – La sfida dell’accoglienza e la riforma del TUEL

 

 

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