REPowerEU. L’impatto che ha sul Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF)

La Commissione europea ha presentato la proposta del piano REPowerEU. Si tratta del
piano europeo per la trasformazione del sistema energetico europeo al fine di: porre fine alla dipendenza
dell’UE dai combustibili fossili della Russia, che sono usati come arma economica e politica e costano ai
contribuenti europei quasi 100 miliardi di euro all’anno, e affrontare la crisi climatica. Insieme alla proposta
del Piano REPowerEU, la Commissione ha anche presentato la proposta di modifica del regolamento
2021/241 del Dispositivo di Ripresa e Resilienza (RRF).
C’è una significativa sovrapposizione di fondi RRF e REPowerEU. Dei 300 miliardi di euro annunciati dalla
Commissione per REPowerEU, 225 miliardi di euro sono in realtà prestiti RRF finora non utilizzati dagli stati
membri. Inoltre, la proposta REPowerEU modifica alcuni principi fondamentali dell’attuale RRF. Gli Stati
membri che desiderano modificare i loro PNRR devono includere un capitolo REPowerEU nei loro piani
modificati con nuove riforme e investimenti relativi agli obiettivi di REPowerEU. Questi obiettivi
comprendono, ad esempio, il miglioramento delle infrastrutture e degli impianti energetici, l’aumento
dell’efficienza energetica, la soluzione delle strozzature nella trasmissione dell’energia e il sostegno al
trasporto a zero emissioni.
È importante notare che le misure previste da REPowerEU sono esentate dal tagging digitale secondo cui i
PNRR devono destinare il 20% della spesa totale al digitale. Questo rende più facile la modifica dei PNRR e
più flessibile l’uso dei prestiti, forse però a scapito della transizione digitale. Inoltre, il principio del “do no
significant harm” non si applica alle misure di REPowerEU volte a migliorare le infrastrutture e gli impianti
energetici, aprendo così la possibilità di finanziare investimenti nell’ambito di REPowerEU che non sono
possibili nell’ambito dell’attuale RRF, come ad esempio i gasdotti.
La Commissione vuole anche accelerare l’assegnazione dei prestiti RRF. Se in base al regolamento attuale, gli Stati membri possono richiedere i prestiti RRF fino al 31 agosto 2023, con REPowerEU, gli Stati membri sono invitati a comunicare la loro intenzione di richiedere un prestito entro 30 giorni dall’adozione del nuovo
regolamento. Il prossimo step per l’entrata in vigore ufficiale del Piano sarà l’approvazione del Parlamento e
del Consiglio europeo.

da osservatoriorecovery.it

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