Rischio corruzione. Il nuovo portale dell’Anac per misurarlo

E’ stato lanciato questa mattina dall’Autorità Nazionale Anticorruzione il nuovo portale “Come misurare la corruzione. Gli indicatori per valutare i rischi di corruzione in ogni area del Paese”. E’ un progetto che mette a disposizione della collettività un insieme di indicatori scientifici in grado di stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione. L’iniziativa è stata realizzata grazie al progetto “Misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale e promozione della trasparenza”, finanziato dal Programma Operativo Nazionale “Governance e Capacità istituzionale 2014-2020”.

La corruzione, in Italia e nel mondo, è sempre stata quantificata fino ad oggi in base a percezioni soggettive, condizionate spesso dal clamore di inchieste giudiziarie e di cronache giornalistiche contingenti, più che su dati oggettivi. Le classifiche annuali che vengono stilate a livello internazionale parlano infatti tutte di “percezione della corruzione”.

Ora criteri scientifici per individuare indicatori di rischio

L’Autorità Anticorruzione ha voluto ribaltare tale prospettiva, individuando criteri oggettivi di valutazione dei rischi di corruzione di una regione, o di un territorio. Al termine di un lungo e approfondito lavoro di ricerca, condotto a livello europeo, Anac ha completato un progetto interattivo in grado di individuare gli indicatori del rischio di corruzione in ogni area del Paese.

Nuovo Portale di Anac

Oggi è stata lanciata da Anac un’apposita sezione del proprio sito “Misura la corruzione”. All’interno sarà possibile, in maniera molto facile e partecipativa, verificare il rischio di corruzione di ogni città o provincia italiana. Accedendovi, chiunque potrà visionare il proprio territorio d’interesse e, sulla base di indicatori scientifici, suddivisi in tre filoni tematici (di contesto, di appalto e comunali), stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione.

Progetto europeo Pon

Il progetto s’inserisce tra le iniziative previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il miglioramento dell’efficacia della lotta contro la corruzione. La ricerca “Misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale e promozione della trasparenza”, finanziata dal Programma Operativo Nazionale “Governance e Capacità istituzionale 2014-2020”, vede coinvolta Anac con un ruolo centrale e di coordinamento.

In funzione 70 red flag

Sono stati individuati e attivati 70 indicatori scientifici, una sorta di “red flag”, che riguardano dati di contesto. Sono stati presi in esame quattro elementi: criminalità, istruzione, capitale sociale, economia del territorio e fenomeni ad essi collegati: scioglimento per mafia; reddito pro-capite e ricorso frequente ai contract splitting (cioè la suddivisione dei contratti). Utilizzando le informazioni contenute in varie banche dati, a cominciare dalla banca dati Anac sugli appalti (60 milioni di contratti censiti negli ultimi dieci anni), l’Autorità ha individuato questa serie di “indicatori di rischio corruzione”, che rilevano e segnalano le anomalie.

Base territoriale

Gli indicatori sono inseriti su base territoriale, e l’intento è di perfezionare e aggiornare con regolarità tali rilevatori sintetici su base territoriale. Gli indicatori possono essere considerati come dei campanelli d’allarme, che segnalano situazioni potenzialmente problematiche di un’area. Non sono un giudizio, né una condanna. Indicano il quadro di contesti territoriali più o meno esposti a fenomeni corruttivi sui quali investire in termini di prevenzione e/o di indagine, ma anche di orientare l’attenzione dei watchdog della società civile, di attirare l’attenzione e la partecipazione civica.

Forte interesse a livello internazionale

È un modello, quello elaborato da Anac, che sta già suscitando l’interesse a livello internazionale e che potrà essere esportato all’estero, dal momento che nessun Paese è ancora riuscito nella non facile “impresa” di fornire in maniera strutturata e al più ampio pubblico possibile indicatori di rischio corruzione.

Obiettivi del Progetto

Tra gli obiettivi del Progetto, quello di fornire strumenti alle amministrazioni e alla politica per operare con maggiore precisione nei territori per prevenire e combattere la corruzione, ma anche quello di fornire un’immagine corretta del nostro Paese nel mondo, e permettere agli investitori stranieri o di altre regioni d’Italia di valutare le caratteristiche del territorio d’insediamento di nuove attività produttive. Il progetto di misurazione del rischio corruttivo è uno strumento utile   anche per definire le scelte del territorio e per aprire un dibattito pubblico, avvicinando sempre più cittadini alla vita politica attiva. Tali obiettivi rientrano nella più ampia finalità di sostenere la prevenzione e il contrasto all’illegalità e promuovere la trasparenza nell’azione della pubblica amministrazione.

da anticorruzione.it

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