Ciclo dei rifiuti. Promuovere la realizzazione di infrastrutture adeguate alla gestione. Consultazione dell’ARERA

L’ARERA si propone di implementare nuove azioni e strumenti regolatori, necessari a tener conto, simultaneamente, degli effetti dell’avvenuto recepimento del c.d. “Pacchetto sull’economia circolare” e della concomitante attuazione del PNRR, secondo una stabile impostazione di forte attenzione al profilo infrastrutturale del settore, e di promozione sia della capacità del sistema locale di gestire integralmente i rifiuti, sia del conseguimento degli obiettivi di carattere ambientale, europei e nazionali, quali, ad esempio, la

prevenzione o l’incremento dei livelli di riutilizzo e di riciclaggio, da un lato, e la riduzione del conferimento in discarica, dall’altro.

Il PNRR prevede misure rivolte al settore dei rifiuti, che si rivelino utili a contribuire al rilancio dell’intero Paese, contemplando sia investimenti (rivolti “ad un miglioramento della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, alla realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclaggio di rifiuti organici, multimateriale, vetro, imballaggi in carta e alla costruzione di impianti innovativi per particolari flussi”), che riforme, rilevando come, alla luce “delle evidenze emerse dalla Commissione UE sull’assenza di una rete integrata di impianti di raccolta e trattamento rifiuti, attribuibile all’insufficiente capacità di pianificazione delle Regioni e, in generale, alla debolezza della governance, risulti necessario sviluppare un Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”.

Si tratta di un insieme di azioni che l’Autorità intende supportare, nell’ambito di un quadro di efficace coordinamento delle attività poste in essere dagli attori della regolazione multilivello che caratterizza il comparto, portando a compimento il disegno di un sistema locale capace di chiudere il ciclo di gestione.

 

Principali linee di intervento

Implementazione delle misure di incentivazione e del sistema di perequazione connesso alle componenti ambientali, introdotte – sulla base della gerarchia per la gestione dei rifiuti – con il Metodo Tariffario Rifiuti per il secondo periodo regolatorio (MTR-2), anche procedendo alla quantificazione delle medesime, nonché ai successivi aggiornamenti che si renderanno necessari.

Individuazione di primi standard minimi di qualità dei servizi infrastrutturali per la chiusura del ciclo, ivi compresi gli standard tecnici e qualitativi per lo svolgimento dell’attività di smaltimento e recupero (in coerenza con gli esiti della discussione parlamentare – avviata alla fine del 2021 – in ordine alla “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021”).

Collaborazione con le Amministrazioni individuate nel PNRR, per l’implementazione delle misure per la “Realizzazione [di] nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti” e dei “Progetti “faro” di economia circolare”, contribuendo alla valutazione e selezione degli interventi proposti, secondo quanto previsto dai decreti del Ministero della transizione ecologica 28 settembre 2021, nn. 396 e 397. Inoltre, l’Autorità contribuirà – nell’ambito dello specifico gruppo di lavoro all’uopo istituito – alla definizione del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti, con la finalità di “colmare le lacune impiantistiche e gestionali [nonché] di raggiungere gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea e nazionale (percentuale di rifiuti raccolta in differenziata e percentuale di rifiuti in discarica, riutilizzo, recupero, ecc.)”.

 

da arera.it

Documento di consultazione-611-22

ARERA-Obiettivi Strategici e linee di intervento 2022

Deliberazione ARERA-413-22

 

Precedente

Il Pnrr e il Piano Anticorruzione per i prossimi tre anni: la Giornata Rpct dell’Anac del 14 dicembre

Successivo

Imposta di soggiorno: chiarimenti dell’IFEL sul regime dichiarativo e sugli altri adempimenti connessi al riversamento del gettito ai Comuni