“Auguro alle Province italiane di servire con onore e successo le loro comunità. È tempo di ripresa dopo la transizione che le ha riguardate. È tempo di ripartire al più presto”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concluso il suo intervento – pubblichiamo il testo integrale – all’assemblea nazionale dell’Unione delle province italiane (Upi) all’Aquila.
“Per noi è un momento molto importante, siamo in attesa di parole chiare da parte del governo sul processo di riforma, stiamo attuando una parte significativa del Pnrr. tanti territori di provincia pretendono rispetto e chiedono di essere considerati”. Lo ha detto. Michele De Pascale, Presidente della Provincia di Ravenna, il nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia all’Aquila per l’assemblea nazionale dell’Unione Province Italiane. “Un fatto storico la presenza oggi del Presidente della Repubblica, il regalo più bello che potessimo ricevere. Al governo chiediamo di proseguire con il corretto rapporto istituzionale per l’attuazione del Pnrr. Chiediamo le risorse che ci spettano per colmare lo squilibrio, circa 800 milioni di euro di sottofinanziamento, si spera in tempi celeri. Chiediamo di concludere il processo di riforma, siamo normati da una legge di 10 anni fa, approvata in attesa di referendum costituzionale, non possiamo essere normati ancora da una legge transitoria”. Sui costi della riforma e la reintroduzione delle giunte provinciali retribuite: “sarà un costo contenuto, tra 50 e 80 milioni di euro per tutte le province italiane, necessari per ridare ruolo e prestigio e piena operatività all’ente provinciale, il presidente è del resto già retribuito”. Per quanto riguarda la restituzione delle deleghe: “Non serviranno molte assunzioni di personale, nel riavere indietro dalle Regioni le deleghe trasferite con la Delrio, con in larga parte le rispettive strutture e personale. Noi però chiediamo anche di potenziare i nostri uffici che si occupano di progettazione e che svolgono il ruolo di stazione unica appaltante perché oggi ci sono tante risorse del Pnrr che sono ferme, e le province potrebbero avere un ruolo prezioso e decisivo”, ha concluso De Pascale.