ALI, Autonomie Locali Italiane, aderisce alla manifestazione dei sindaci del Sud, oggi a Roma, per protestare contro il DDL Calderoli sull’autonomia differenziata.
«Una riforma che spacca il Paese e che abbandona il Sud, che crea disuguaglianze e mina i diritti costituzionali dei cittadini su lavoro istruzione e salute. Siamo con i sindaci del Mezzogiorno che oggi sono a Roma per chiedere al governo di fermarsi». Così Matteo Ricci, Presidente nazionale ALI e sindaco di Pesaro, sulla manifestazione di oggi contro l’autonomia differenziata.
«Dal Ministro Calderoli e dalla Presidente Meloni – prosegue Ricci – non sono mai arrivate risposte certe, concrete, su cosa accadrebbe per milioni di italiani se questa riforma fosse approvata, ad esempio in ambito sanitario. E il “correttivo” targato FdI arrivato a gennaio sui Lep non ha senso, è uno specchietto per le allodole: per come stanno le cose l’autonomia differenziata o costerà una montagna di denaro alle casse dello Stato o sarà una riforma che apre la strada a intese tra una Regione e lo Stato, su singole materie, che rompe l’unità del paese e comprime i diritti. Sui Livelli essenziali delle prestazioni ad oggi non c’è un euro stanziato, per non parlare del Fondo di perequazione di fatto svuotato. Fanno bene a manifestare i sindaci del Sud, costretti ad amministrare in un contesto di difficoltà insostenibili.
Lo scenario è pessimo: o siamo di fronte a un progetto scritto in malafede per mera propaganda da usare in campagna elettorale oppure si tratta di un disegno pericoloso che promuove di fatto una secessione delle aree più ricche a scapito di quelle più svantaggiate. Il Paese, invece, ha bisogno di essere ricucito. Se il Governo non si fermerà – conclude Ricci – siamo pronti, un minuto dopo l’approvazione di questa legge spacca-Italia, a proporre ai cittadini e sostenere un Referendum per abolirla».