Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto in audizione al Quirinale una delegazione dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) guidata dai presidenti Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini e dal direttore scientifico Enrico Giovannini. L’incontro con il capo dello Stato, il quinto svoltosi nel corso degli otto anni di vita dell’Alleanza, si è tenuto a pochi giorni dall’ evento organizzato dall’ASviS in occasione del secondo anniversario della riforma che ha introdotto tra i principi della Costituzione la tutela di biodiversità, ecosistemi e ambiente nell’interesse delle future generazioni.
L’incontro è stato l’occasione per illustrare a Mattarella le riflessioni sullo stato di avanzamento dell’Agenda 2030 in Italia (temi oggetto dei recenti Rapporti e altre pubblicazioni dell’ASviS) e sul ruolo chiave giocato dall’Unione europea rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile, argomento affrontato nel Quaderno ASviS “Obiettivi di sviluppo sostenibile e politiche europee. Verso il Patto sul futuro”, consegnato in anteprima al presidente.
“Le strategie, le direttive, i regolamenti e gli altri atti dell’Unione europea assunti negli ultimi quattro anni per realizzare l’Agenda 2030 illustrati nel Quaderno pubblicato oggi dall’ASviS“, hanno dichiarato Mallen e Stefanini, “mostrano l’ampiezza e la profondità dell’azione, fortemente innovativa, delle istituzioni europee sulle diverse dimensioni della sostenibilità. L’analisi delle diverse iniziative consente di confutare una fake news ricorrente nel dibattito pubblico italiano, cioè l’attribuzione alla Commissione europea di un approccio ideologico alle diverse questioni: una interpretazione strumentale, visto che il processo decisionale europeo prevede che le decisioni vengano assunte dal Parlamento europeo, che negli ultimi anni ha giocato un ruolo nettamente superiore a quanto avvenuto nel passato, ma soprattutto dal Consiglio, in cui sono rappresentati i governi nazionali che hanno comunque l’ultima parola sui testi legislativi”.
“Nonostante l’Unione europea sia l’area geopolitica caratterizzata dai più alti livelli di benessere e costituisca uno spazio giuridico dove la protezione degli ecosistemi e dei diritti umani e sociali è tra i più avanzati del mondo, l’insieme dei Paesi europei e, in particolare l’Italia, non procedono adeguatamente lungo il percorso dello sviluppo sostenibile”, ha affermato Giovannini. “La prossima legislatura europea sarà decisiva per confermare quanto fatto finora, accelerare la trasformazione del sistema socioeconomico nella direzione di uno sviluppo sostenibile ‘giusto’, come previsto dal Trattato dell’Unione, attento alle fasce di popolazione più deboli che oggi pagano maggiormente gli ingenti costi dell’attuale modello economico. Inoltre, l’Ue deve migliorare la sua governance, muovendo passi concreti verso un approccio federale compiuto“.
Giovannini si è soffermato infine sul nuovo Quaderno, che “rende conto dello sforzo straordinario compiuto dalle istituzioni europee durante la legislatura che sta per concludersi e allo stesso tempo fornisce indicazioni per orientare il dibattito pubblico in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo previste a giugno”.