La legge di Bilancio 2022 (art. 1 comma 172) fissava al 33% su base locale la disponibilità di posti con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri territoriali nell’erogazione del servizio di asilo nido, con quella misura per la prima volta in Italia si definiva finalmente un Lep e lo si finanziava gradualmente in cinque anni.
In uno degli allegati al Piano strutturale di bilancio è scritto che il diritto all’asilo nido non sarà più pari al 33% a livello nazionale, ma del 15% a livello regionale. Un taglio che allargherà il divario fra Nord e Sud.
“Salta il principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini di avere le stesse opportunità”: rilanciamo un’intervista al pediatra Paolo Siani e articoli di commento della notizia dopo la denuncia del taglio in Senato.
Asili, mannaia del governo sul Sud