ALI, gli interventi dei relatori al Consiglio Nazionale

Nel corso del Consiglio Nazionale di ALI – Autonomie Locali Italiane, sono intervenuti numerosi amministratori locali, toccando da diverse angolazioni molte tematiche in primissimo piano: dalla riforma del TUEL, alle problematiche delle aree interne, passando per l’autonomia differenziata, la crisi ambientale e altre ancora.

Abbiamo raccolto un flash per ognuno di loro.

DOMENICO VOLPE (sindaco di Bellizzi, presidente ALI Campania): «Ci aspetta un anno molto difficile. Il Governo sta tagliando molti fondi e la battaglia sulla condizione fiscale va affrontata fino in fondo. Dobbiamo essere quella frangia più spinta, più riformista in questo senso. È ingiusto che la metà dei sindaci rimanga fuori dal lavoro sulla riforma del TUEL. Ci aspetta una stagione di riforme. Non sfugge a nessuno che i sindaci sono la camera di compensazione di tanti problemi».

LORENZO FIORDELMONDO (sindaco di Jesi): «Noi sindaci dovremmo iniziare a gestire in modo differente la tematica dell’immigrazione, partendo dalla gestione dei SAI, come strumento maggiormente performante rispetto ai CAS. L’immigrazione deve costituire un tesoro per il nostro territorio».

CESARE PINELLI (professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’università “Sapienza” di Roma): «Il Governo ha preferito evitare di trattare la compensazione fiscale tra i Comuni, mentre il sistema della perequazione è previsto dalla legge e dalla Costituzione per tutte le autonomie territoriali. Questo comporta gravi diseguaglianze tra cittadini o, peggio, l’autonomia differenziata».

GRAZIANO MILIA (sindaco di Quartu Sant’Elena, presidente ALI Sardegna): «Sul discorso del Governo sulla riforma del TUEL vedo dei pericoli: uno elettorale, con il rischio di rendere meno autorevole chi viene eletto; un altro riguarda lo status degli amministratori locali, dato che siamo l’unica categoria in Italia a non avere una gestione separata dell’Inps per la funzione che svolgiamo».

ANGELO RADICA (sindaco di Tollo, presidente regionale di ALI Abruzzo): «Dobbiamo far fronte comune, in primis contestando i tagli del Governo».

MARIAROSA BARAZZA (sindaca di Cappella Maggiore): «Va bene contrastare la proposta dell’autonomia differenziata, ma occorre organizzarci per presentare una proposta positiva affinchè i nostri Comuni possano vantare maggiore autonomia, a loro funzionale».

MARIAROSA PAVANELLO (presidente ALI Veneto): «Un tema fortemente sentito dalle comunità è quello della pace e credo che ALI debba puntare fortemente sul valorizzare la discussione tra istituzioni e cittadini, che sono sempre interessati a questo tema».

VALENTINO FILIPPETTI (sindaco di Parrano): «Quella delle reti digitali e dell’intelligenza artificiale è un tema che ci interessa e dobbiamo iniziare a riflettere con attenzione».

DAMIANO COLETTA (consigliere comunale di Latina): «La disincentivazione sul personale sanitario è un aspetto gravissimo. ALI  deve prendere posizione su questi continui investimenti sul settore medico privato. Va salvato il servizio di sanità nazionale».

BIBIANA CHIERCHIA (presidente ALI Molise): «L’integrazione socio-sanitaria per ora si poggia sul volontariato. Va alimentato il dibattito sulla scuola pubblica, perché altrimenti si perseguirà nella distruzione della democrazia e della formazione dei cittadini».

GIOVANNA BRUNO (vicepresidente ALI Nazionale con delega al coordinamento delle amministratrici, presidente ALI Puglia, sindaca di Andria): «Quello delle politiche per la famiglia è un argomento volutamente escluso dalle attenzioni di Governo, non ci sono politiche a favore della natalità, anche perché non ci sono quelle per il lavoro e ALI se ne deve far carico in maniera importante. Sul tema della legalità e della tutela delle donne, è necessario sviluppare buone pratiche amministrative, anche aiutando i sindaci con le risorse del PNRR, perché poi le cattive pratiche minano la condizione delle amministrazioni».

ANDREA MARRUCCI (sindaco di San Gimignano, vicepresidente ALI Nazionale con delega alla sostenibilità e alla bellezza, presidente ALI Toscana): «C’è un attacco al nostro Stato sociale: in alcune parti del Paese la sanità territoriale post-covid è un miraggio. Poi c’è un taglio netto sull’istruzione di massa, sul personale tecnico e amministrativo e sul futuro del Paese. Poi il grande tema della casa: serve coraggio, educazione sociale e risorse. Viviamo il secondo anno di zero contributi sugli affitti. Sulla transizione energetica ci si ricollega a quello delle aree interne, per la gestione dello sfruttamento del territorio, su chi ha cementificato e chi di meno».

ALBERTO ROSSI (sindaco di Seregno): «Una delle gravi carenze nei territori delle aree interne è il servizio pubblico che, a conti fatti, non esiste più. Bisogna rivedere il tema delle assunzioni, perché nei piccoli Comuni c’è scarsità di risorse umane».

NICOLA ISETTA (sindaco di Quiliano): «La necessità energetica, che ha una valenza sia ambientale, che economica, che politica, riguarda ogni aspetto della nostra società e credo che un ragionamento strategico più ampio sia necessario per evitare spiacevoli cadute nel breve termine».

LUCA ABBRUZZETTI (presidente ALI Lazio): «In questi ultimi due anni, molti interventi legati al PNRR non sono ancora partiti. I tagli al bilancio incideranno anche sulla sicurezza. Mi auguro che ALI possa lavorare per puntare i riflettori sul problema del dissesto geologico, già gravato da una mancanza di risorse economiche e progettuali».

PIETRO TIDEI (sindaco di Santa Marinella): «Sono al fianco del PD da cinquanta anni, ma quando abbiamo lavorato per poter realizzare la provincia di Civitavecchia, il partito ha voltato le spalle».

PASQUALE GANDOLFI (presidente UPI): «Dobbiamo dare una risposta a questa finanziaria tutti insieme. Tutti hanno sostenuto quanto sia importante rilanciare le province, quando poi nella finanziaria abbiamo trovato dei tagli enormi agli enti stessi. Quando si crea una rete di amministratori virtuosi, è possibile realizzare delle politiche funzionali. Dobbiamo ripartire dalla riforma del TUEL».

ELENA PIASTRA (vicepresidente vicario ALI Nazionale, presidente ALI Piemonte, sindaca Settimo Torinese): «Tutti i temi di cui abbiamo parlato, si verificano nelle nostre città. Ma se nelle città inseriamo elementi di disparità, esemplificati nei tagli. E uno dei maggiori problemi riguarda l’accessibilità alla casa. E bisognerebbe guardare a molte politiche interessanti in Europa, da quelle sulla riqualificazione, a quelle sulle case popolari. Gli amministratori hanno bisogno di tempo, di sperimentare, di sbagliare e queste modalità di politica li spingono sempre più alle strette su questi temi».

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