
La nuova rivista Eutopica “vuole essere uno strumento agile ma denso di dibattito sui temi delle trasformazioni delle città dentro le sfide del nostro tempo”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presidente nazionale di Ali durante la presentazione di Eutopica, la nuova rivista trimestrale redatta da Ali – Autonomie locali italiane, dal titolo “Città Frontiera: gli avamposti della crisi climatica”, alla Camera dei deputati, a Roma. “Ogni numero avrà una monografia, ma anche delle rubriche fisse – ha proseguito Gualtieri -. L’idea era di articolare la rivista di quattro rubriche: una dedicata alla finanza locale, una al diritto, alla storia urbana locale e una al dibattito sulle vicende principali europee”.
Il punto sulle politiche europee per Gualtieri è “il grande investment gap tra fabbisogno e attuazioni delle decisioni nei temi, per esempio, della sostenibilità sociale, della digitalizzazione, ma non solo, in una totale assenza di volontà di costruire meccanismi di risorse proprie”. Uno dei paradossi “che abbiamo affrontato all’interno della rivista riguarda la finanza dei Comuni in rapporto ai costi standard e la capacità fiscale. Ci sono Comuni che dovrebbero ricevere risorse e altri che le dovrebbero dare per ripristinare la spesa storica”, ha aggiunto il sindaco.
“Ieri abbiamo presentato i dati sulle temperature a Roma: è aumentata di 2,5 gradi, con escursioni di 5 gradi. Stiamo parlando di un’emergenza drammatica. Il cambiamento climatico è già in atto. Abbiamo bisogno di risorse pubbliche aggiuntive – ha sottolineato Gualtieri – perché è una utopia pensare che il mercato produca da solo gli investimenti per affrontare il cambiamento energetico. Poi servono anche quelle private, ma le pubbliche servono a fare da volano. La quantificazione è tra i 200-350 miliardi l’anno a livello europeo che al momento non sono in nessuna programmazione nazionale o europea, quindi non ci sono. Anzi, si è deciso di metterli da un’altra parte. Quindi non solo non abbiamo i soldi per questo, ma ci toccherà metterli per la scuola, la ricerca, la sanità. Siamo in una situazione di schizofrenia impressionante”.