La fase di ripresa delle attività e il ritorno al lavoro pone il problema delle famiglie in merito alla cura dei figli che restano a casa, essendo sospesi i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche. A ciò si aggiunga il fatto che i nonni non possono farsene carico, considerato che gli anziani sono i soggetti maggiormente a rischio.
La questione è stata al centro dell’ultimo incontro governo-enti locali dove i rappresentanti di Anci e Upi hanno evidenziato le difficoltà dei genitori che tornando al lavoro non sapranno a chi lasciare i figli.
Il Sindaco di Bari e Presidente dell’Anci Antonio Decaro ha posto questioni concrete sul tavolo del governo che vanno dal trasporto pubblico locale, all’uso delle mascherine, ai bambini.
Rispetto alla prioritaria questione della cura dei figli il Presidente dell’Anci Antonio Decaro ha fatto una proposta concreta “Utilizziamo i centri famiglia, i campi scuola, coinvolgiamo il Terzo settore”.
Sulla stessa linea si è espresso il presidente dell’Unione delle Province e sindaco di Ravenna, Michele De Pascale: “Non dobbiamo essere ipocriti, con la riaperture delle imprese e non delle scuole, rischiamo di produrre il più grande arretramento in termini di lavoro femminile della storia della Repubblica. Vanno trovate le soluzioni per fare ripartire almeno in parte i servizi educativi”.
Il Governo sta studiando varie misure: dal prolungamento del bonus baby sitter alla possibilità di aprire le scuole solo per i bambini i cui genitori vadano entrambi al lavoro come sta facendo la Francia.
Da parte della ministra della Famiglia Elena Bonetti c’è un sostanziale via libera a prolungare i congedi parentali e anche i bonus baby sitter. In un post su FB la Ministra ha sottolineato che “L’assegno per i figli è una misura necessaria, che mette al centro i minori e riconosce alle famiglie gli sforzi e i sacrifici compiuti in queste settimane di emergenza e che ancora ci attendono. Una misura che vuol dare un segnale di stabilità, e la stabilità è quello di cui hanno bisogno le famiglie in questo momento di incertezza. Si tratta di sostenere le famiglie che stanno affrontando anche spese maggiori per la cura dei figli e incentivare la fiducia per continuare a pensarsi nel futuro. “
Anche l’Autorità garante per l’Infanzia e l’adolescenza Filomena Albano in un’intervista rilasciata oggi al sole 24 sottolinea la necessità di mettere al centro della ripresa anche i bisogni dei più piccoli e afferma che “ Alcune leve su cui occorrerà operare, alla ripresa delle attività, possono essere ad esempio quelle di un potenziamento dei congedi parentali, di un sistema di turni lavorativi che agevoli i genitori con figli minorenni, del ricorso allo smartworking ove possibile e di una continuità e di un potenziamento dei servizi sociali. C’è insomma la necessità che le istituzioni intervengano con misure concrete a supporto delle famiglie, in particolare quelle più fragili”.