Nella seduta di mercoledì 30 dicembre, dopo aver rinnovato la fiducia al Governo approvando l’articolo 1 con 156 voti favorevoli e 124 contrari, il Senato ha licenziato definitivamente il ddl n. 2054 Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, con 153 sì, 118 no e un’astensione.
La legge di Bilancio del valore di quasi 40 miliardi di euro – 24 stanziati in bilancio, oltre 15 miliardi dal programma Next Generation EU – ha come obiettivo principale quello di dare una forte spinta alla ripresa economica, occupazionale e sociale del Paese.
Le misure per il lavoro (quasi 7 miliardi di misure sui 40 complessivi) confermano il blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo, sgravi fiscali per l’assunzione di lavoratori fino ai 35 anni, che aumentano in caso di assunzioni fatte al Sud. Inoltre, zero contributi per chi assume donne disoccupate o del Sud. Sono previsti 5 miliardi per la cassa integrazione Covid e per la prima volta in Italia gli autonomi che hanno registrato perdite potranno avere un assegno mensile simile alla cig, da 250 fino a 800 euro (c.d. ISCRO).
Per le imprese, confermati Fondi di garanzia e prorogato credito d’imposta per chi investe al Sud, ma anche esenzioni fiscali. Assegno unico e universale per famiglie con figli, inclusi autonomi e incapienti, a partire da luglio. Per il 2021 per la famiglia ci sono 3 miliardi, che diventeranno 5 nel 2022.
Tra le principali novità ci sono anche gli incentivi auto, la proroga del Superbonus a tutto il 2022; il bonus mobili che sale a 16 mila euro; il bonus bagno per sostituire docce e rubinetti; il credito d’imposta per gli chef e un nuovo voucher per gli occhiali da vista.
Nella legge di Bilancio non mancano le disposizioni per la scuola con oltre 3,7 miliardi stanziati per questo settore, di cui 2,2 di spesa corrente e oltre 1,5 per investimenti. Tra le misure si prevede un piano pluriennale di immissione in ruolo di 25 mila docenti di sostegno, che sarà accompagnato da appositi fondi per la formazione degli insegnanti sui temi dell’inclusione e per l’acquisto di ulteriori ausili didattici.
La manovra prevede oltre 1,5 miliardi per l’edilizia scolastica. Sono state previste l’assegnazione di 1 milione di euro in più per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023 per gli interventi urgenti di edilizia scolastica, con particolare riguardo per le aree di maggiore rischio sismico, e la proroga di un anno dei poteri commissariali ai Sindaci di Comuni e Città metropolitane e ai Presidenti di Provincia per una rapida realizzazione degli interventi.