Dal 2020 l’Istat conduce annualmente la rilevazione statistica sull’Utenza dei Centri antiviolenza (CAV), in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni. Il focus è sulle donne che hanno iniziato il percorso di uscita dalla violenza a partire dall’anno 2020. In questo report si presentano i principali risultati della seconda edizione dell’indagine effettuata nel 2021.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e contro la violenza domestica (Istanbul, 2011) prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione. Inoltre la Legge n.53 del 2022 “Disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere” prevede che l’Istat conduca questa importante indagine per conoscere le caratteristiche dell’utenza che si rivolge ai Centri antiviolenza, ivi inclusa la relazione autore-vittima, la tipologia di violenza subita, la presenza di figli e le tipologie di assistenza fornita.
L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono inoltre disponibile, tramite uno specifico sistema informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla violenza contro le donne in Italia. L’obiettivo è fornire notizie e indicatori statistici di qualità che offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza, Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking 1522).
da istat.it