Una lettera partita dal Sindaco di Firenze Dario Nardella, in qualità anche di vicepresidente di Eurocities, l’organismo che comprende oltre 140 città europee, ed indirizzata ai Sindaci di Berlino, Dresda e Kassel, Lipsia e Darmstadt-Dieburg. Il rilancio dell’Unione europea secondo il primo cittadino del capoluogo toscano passa attraverso gli eurobond.
I messaggi chiave della lettera
“I leader nazionali degli Stati membri – ricorda Nardella – si stanno confrontando intensamente sulla possibilità di costituire un fondo per la ripresa, da 1500 miliardi di euro (Recovery Fund) emerso tra le proposte della Commissione UE, come ha spiegato il suo vicepresidente, Valdis Dombrovskis, al quotidiano economico tedesco Handelsblatt. La decisione su questo fondo potrebbe essere presa durante la riunione dei capi di Governo del 23 aprile, che ha già all’ordine del giorno il tema dei bond comuni europei. Il passaggio chiave per il futuro dei nostri Paesi e delle nostre città è quello che riguarda la possibilità di finanziare il fondo con bond sostenuti da una garanzia degli Stati membri”. “Come dimostrato dal recente statement firmato dal Comitato Esecutivo di Eurocities, la più importante rete europea di sindaci – dichiara Nardella -, è necessario che le istituzioni europee si rendano protagoniste di un cambiamento di epoca dal quale la nostra Europa può uscire sconfitta e smembrata. Mi appello per questo alla vostra sensibilità politica e istituzionale, al vostro sforzo di sindaci rivolto alla costruzione di un’Europa dei popoli e non solo un’Europa degli Stati, alla vostra capacità di interpretare il sentimento dei cittadini e, non ultimo, al rapporto di amicizia e stima che nutrite verso la città di Firenze e l’Italia in generale”. Nardella si dice “certo che una vostra iniziativa, di sindaci tedeschi, verso il governo Federale tedesco, affinché spinga il Consiglio europeo a trovare un accordo sui bond comuni europei per finanziare il più ambizioso piano di ripresa economica che l’Europa abbia mai adottato, con le garanzie degli Stati membri, possa avere un successo rilevante”. “Noi sindaci – conclude – possiamo e dobbiamo giocare un ruolo da protagonisti, spingendo i leaders nazionali a guardare ancora all’Europa come un grande progetto politico, sociale e culturale, all’altezza dei loro predecessori che, dopo la seconda guerra mondiale, seppero dare alle città e ai popoli del continente una prospettiva di pace e di sviluppo. Firenze, la città che dopo la peste nera del 1348, pose le basi per il Rinascimento e la nascita del pensiero umanistico moderno, ve ne sarà grata per sempre”.