DECRETO RILANCIO. L’AUDIZIONE DEL MINISTRO GUALTIERI IN COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA

La Commissione Bilancio, nella Sala del Mappamondo, ha svolto l’audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, nell’ambito dell’esame del DL 34/2020, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nel suo intervento Gualtieri ha parlato di stime di crescita: i rischi sulla previsione di una contrazione del Pil dell’8% nel 2020 sono al ribasso, ha detto e ha sottolineato che tuttavia «le nostre valutazioni non sono altrettanto pessimistiche di quelle ad esempio oggi del Fmi, peraltro per tutti i Paesi europei». Ha aggiunto: «Siamo consapevoli dei rischi ribasso, aggiorneremo a breve la nostra previsione ufficiale».

Il ministro dell’Economia ha parlato dell’obiettivo del governo di varare il nuovo decreto «entro metà del mese prossimo»: un provvedimento che conterrà «un doveroso ristoro ai comuni» per le mancate entrate fiscali e per la liquidità, in modo da «colmare il gap» fra quanto già stanziato e quanto necessario per chiudere i bilanci. Lo stesso aiuto, ha precisato, verrà destinato alle regioni, mentre per gli enti locali ci sarà «un rinvio delle scadenze di bilancio in modo da consentire a regioni e comuni di incorporare le risorse aggiuntive e poter assolvere ai loro adempimenti di bilancio: la scadenza dovrebbe essere il 15 settembre».

Gualtieri ha poi confermato ulteriori misure a sostegno dei lavoratori, come ammortizzatori sociali e cassa integrazione: «Stiamo lavorando con il ministro Catalfo su dimensioni, forme e modalità».

«Il governo ha sospeso e rinviato alcune scadenze fiscali per le imprese che avevano subito perdite da settembre a dicembre – ha ricordato Gualtieri -. Riteniamo che sia appropriato modificare questo schema di proroga e intendiamo intervenire per diluire maggiormente questi pagamenti delle imprese in modo da alleggerire il carico fiscale per le imprese che hanno subito maggiormente l’impatto della crisi». L’intervento «va oltre il 2020 e ha un impatto di bilancio, quindi è realizzabile solamente con una autorizzazione di spesa ma è necessario», ha detto, riferendosi alla richiesta di scostamento ulteriore e successivo decreto legge.

«I numeri – ha riferito il titolare di via XX settembre – ci dicono che il tasso concessione dei prestiti garantiti, in particolare quelli al 100%, cresce in misure molto consistente. Ciò non toglie che permangano differenze e criticità fra istituto e istituto, e determina l’esigenza di rafforzare le dotazioni a sostegno del Fondo centrale garanzia, sarà un altro elemento del possibile intervento del prossimo decreto».


https://webtv.camera.it/evento/16410

Precedente

PIATTAFORMA DEDICATA AL SISTEMA PEREQUATIVO COMUNALE. IFEL: ONLINE L’AGGIORNAMENTO FSC 2020

Successivo

COMUNI FINO A 3000 ABITANTI, PROMOSSO L’AUMENTO DELLE INDENNITÀ DEI SINDACI. I COMMENTI. RICCI: «UNITI I SINDACI, UN ALTRO PASSO IN AVANTI»