
Il TAR del Lazio ha annullato la circolare del Viminale che imponeva l’identificazione degli ospiti da parte delle strutture ricettive. Misura che, secondo i giudici amministrativi, si pone in aperto contrasto con la riforma dell’articolo 109 del Tulps introdotta nel 2011, quando lo Stato – per favorire la semplificazione amministrativa – aveva eliminato l’obbligo di verifica fisica dell’identità degli alloggiati, affidando ai gestori il solo compito di accertarsi del possesso di un documento valido e comunicare i dati alle Questure tramite il portale «Alloggiati Web». Nella motivazione si legge che l’identificazione de visu non solo è inefficace a garantire la sicurezza – perché non impedisce che un ospite consegni le chiavi a soggetti non identificati – ma non risulta nemmeno giustificata da dati oggettivi. Nessuna relazione tecnica, nessuna evidenza statistica sull’aumento dei rischi, nessun confronto tra i diversi strumenti disponibili. Solo affermazioni apodittiche. Un vuoto di istruttoria che, per il Tribunale, configura un eccesso di potere.
Strutture ricettive, identificazione ospiti-Sentenza TAR Lazio
Circolare: identificazione delle persone ospitate presso strutture ricettive